Morillon, il segreto meglio custodito della Stiria meridionale.
Quando si parla di vino in Austria, la mente corre subito alla Wachau o al Burgenland. Ma chi conosce davvero la Stiria meridionale sa che tra le dolci colline a sud della valle del Sulm si cela un tesoro enologico che merita ben più di una visita distratta. Qui, dove il paesaggio ricorda la Toscana e il terroir strizza l’occhio alla Côte d’Or, allo Chardonnay — localmente chiamato Morillon — trova una delle sue espressioni più raffinate e sorprendenti.
A dare il via a questa storia fu nientemeno che l’arciduca Giovanni d’Asburgo, fratello dell’imperatore Francesco I. Visionario e appassionato di agricoltura, nel XIX secolo introdusse nella regione numerose varietà pregiate, rivoluzionando il panorama vitivinicolo della Stiria e del nord della Slovenia. Secondo molti, fu proprio lui a portare per la prima volta il Chardonnay in queste terre, piantando i semi — letteralmente — di una tradizione che oggi continua a fiorire.
Oggi, il Sauvignon Blanc e il Moscato Giallo dominano le etichette locali, ma è nei cru più selezionati che il Morillon rivela il suo carattere autentico. Nonostante la produzione sia limitata, il cuore di molti viticoltori batte segretamente per il Morillon. E proprio da questa passione nascono vini di cru che non solo meritano attenzione, ma raccontano — calice dopo calice — la storia di una regione, di un uomo e di una visione che ha saputo guardare lontano. Andando in vacanza in questa splendida, ecclettica regione non dimenticate di degustare un buon bicchiere di vino stiriano!